Prestazioni & esami per la prevenzione delle malattie al seno

Lo studio Guttadauro offre una vasta gamma di prestazioni specializzate nella diagnostica senologica.
Cosa possiamo fare per te

DIAGNOSTICA SENOLOGICA
- Mammografia digitale diretta: Utilizza raggi X a basso dosaggio per ottenere immagini dettagliate del seno, utili per rilevare tumori e altre anomalie.
Scarica la preparazione all’esame - Tomosintesi: Una versione avanzata della mammografia che crea immagini tridimensionali del seno, migliorando la rilevazione di lesioni nascoste.
Non serve alcun tipo di preparazione specifica né vi sono controindicazioni sulla fase del ciclo mestruale, si può eseguire anche in stato di gravidanza. Un suggerimento che può rendere l’esame più agevole è vestirsi in modo comodo per scoprire il seno e muovere liberamente le braccia. - Ecografia mammaria: Utilizza onde sonore per creare immagini del seno, utilizzata insieme alla mammografia per una diagnosi più accurata.
Non serve alcun tipo di preparazione specifica né vi sono controindicazioni sulla fase del ciclo mestruale, si può eseguire anche in stato di gravidanza. Un suggerimento che può rendere l’esame più agevole è vestirsi in modo comodo per scoprire il seno e muovere liberamente le braccia.

ECOGRAFIA 2D, 3D, COLOR-DOPPLER
- Tiroidea: valuta la struttura della tiroide per identificare noduli o altre anomalie.
Non è necessaria alcuna preparazione specifica per eseguire l’esame, si consiglia un abbigliamento comodo e di non indossare gioielli. - Addominale (epatica e vie biliari, splenica, renale, pancreatica, ecc.): esamina gli organi addominali per rilevare patologie come calcoli biliari, tumori o infiammazioni.
Scarica la preparazione all’esame - Pelvica-endovaginale: utilizzata per visualizzare gli organi riproduttivi femminili e valutare condizioni come cisti ovariche o fibromi.
Scarica la preparazione all’esame - Vescico-prostatica: Esamina la vescica e la prostata per rilevare anomalie come tumori o ipertrofia prostatica.
L’esame va eseguito a vescica piena. - Aorta addominale: valuta l’aorta per identificare aneurismi o altre patologie vascolari.
È consigliabile presentarsi a digiuno da almeno 6 ore prima dell’esame. - Tessuti molli superficiali: analizza i tessuti molli come muscoli e tendini per rilevare lesioni o infiammazioni.
Non è necessaria alcuna preparazione specifica per eseguire l’esame.

RADIOLOGIA DIGITALE
- Colonna vertebrale sotto carico: esegue radiografie della colonna vertebrale mentre il paziente è in piedi per valutare allineamenti e patologie come scoliosi.
- Torace-telecuore: radiografie del torace per esaminare polmoni e cuore, utili per diagnosticare malattie respiratorie e cardiache.
- Apparato scheletrico: radiografie delle ossa per rilevare fratture, artriti e altre patologie ossee.
Non è necessaria alcuna preparazione specifica per eseguire gli esami, solo vestiti comodi.

MINERALOMETRIA OSSEA COMPUTERIZZATA (M.O.C.)
- Colonna lombare: misura la densità ossea della colonna lombare per valutare il rischio di osteoporosi.
- Femore: misura la densità ossea del femore per prevenire fratture ossee e diagnosticare l’osteoporosi.
Non è necessaria alcuna preparazione specifica per eseguire gli esami ma si consiglia di non indossare indumenti con metallo (fibbie, zip).
Tecnologia all’avanguardia per diagnosi accurate
Il nostro fiore all’occhiello è il Mammografo digitale diretto Amulet Innovality della Fuji, leader nella diagnosi mammaria avanzata. Questo sistema innovativo consente esami tradizionali (2D) e in tomosintesi (DBT), riducendo al minimo la dose di radiazioni e offrendo immagini di alta qualità con un’esecuzione rapida e confortevole grazie a un compressore adattivo.
La tomosintesi permette una valutazione dettagliata delle strutture del seno, eliminando le sovrapposizioni e rilevando con precisione le lesioni più piccole, con modalità di acquisizione standard (ST) per esami rapidi e a bassa dose, e high resolution (HR) per immagini ad alta definizione. Utilizziamo anche il mammografo digitale diretto Helianthus C della Metaltronica, un sistema 2D a bassa dose di radiazioni con avanzati detettori per necessità diagnostiche complesse.
Per le ecografie, siamo equipaggiati con CANON Aplio a-series e LOGIC S8 con color doppler della GE Medical Systems, ecografi ideali per molteplici applicazioni diagnostiche, inclusa l’elastografia ecografica, che valuta l’elasticità dei tessuti per distinguere tra tessuti benigni e sospetti. Infine, disponiamo di un densitometro LUNAR DPX Bravo per misurazioni accurate della densità ossea con tecnica DEXA, fondamentale per la valutazione della salute delle ossa a livello di colonna lombare e femore.

Il nostro network
Il nostro studio lavora a stretto contatto con i professionisti, le strutture e le aziende ospedaliere più prestigiosi ed accreditati.
Da sempre seguiamo ed accompagniamo le nostre pazienti nel loro percorso diagnostico e di recupero.

Le testimonianze delle pazienti
La soddisfazione e la serenità delle nostre pazienti è ciò che ci motiva e ci rende orgogliosi del lavoro che svolgiamo, con passione, da sempre. Grazie del prezioso riconoscimento che ci rivolgete ogni giorno

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Siamo qui per assisterti e consigliarti al meglio, in base alle tue esigenze.
FAQ
Hai domande o dubbi riguardo gli esami da eseguire? Qui troverai le risposte alle domande più frequenti.
“La maggior parte dell’oncologia europea è con me nel rassicurare le donne su un punto preciso: per il tumore al seno la diagnosi precoce salva la vita” ciò perché “più il tumore è piccolo, più è facile da curare e maggiori sono le probabilità di guarigione.” (prof. Umberto Veronesi).
Il tumore al seno rappresenta il 20% circa dei tumori che interessano le donne, in una fascia di età che ha un elevato costo sociale: questa la ragione principale perché si fa la prevenzione dei tumori al seno. I progressi tecnologici, nel campo della diagnostica strumentale, hanno ampliato le possibilità diagnostiche, consentendo una diagnosi precoce attraverso indagini semplici, praticamente innocue, ripetibili nel tempo.
Si sono susseguiti cambiamenti importanti dagli anni ’80 ad oggi, passando dalla termografia, alla xeromammografia, alla mammografia analogica a basso dosaggio, alla mammografia digitale indiretta, alla mammografia digitale diretta, fino alla tomosintesi di recente acquisizione.
Infine l’avvento della Risonanza Magnetica ha dato la possibilità di un completamento diagnostico nei seni complessi, nelle stadiazioni, nei follow-up delle pazienti in trattamento, nelle diagnosi differenziali tra recidive e cicatrici nelle pazienti operate, nello studio delle protesi.
Ma con la diagnostica strumentale hanno fatto passi da gigante anche le conoscenze biologiche del tumore, l’approccio chirurgico, le terapie oncologiche (radio e chemio).
Oggi, grazie ad Umberto Veronesi, a cui le donne devono moltissimo, siamo passati dalle mastectomie radicali, devastanti, con svuotamento dei linfonodi ascellari (e conseguente linfedema) a tecniche sempre più conservative e ancora con la chirurgia oncoplastica a risultati compatibili con una buona qualità della vita. Tutto ciò è possibile grazie alla diagnosi precoce, grazie alla prevenzione.
È importantissimo conservare gli esami precedenti e portarli in visione ai controlli annuali. Ciò permette al medico di valutare come si evolve la situazione. Eseguire gli esami presso lo stesso centro di riferimento può essere di facilitazione per la valutazione comparativa della documentazione.
Quando qualcuno ci chiede se si possono “buttare” le mammografie precedenti rispondiamo di no. A volte vecchie indagini hanno risolto dubbi diagnostici seri, e diciamo poi che vanno lasciate agli eredi, come accade per le nostre fotografie di un tempo, le nostre lettere o cartoline, perché fanno parte della vita e penseranno loro a quando liberarsene.
Le donne giovani, al di sotto dei 40 anni, asintomatiche e senza fattori di rischio, in considerazione che l’età di incidenza del tumore si è abbassata sempre più, possono fare una visita clinica ed ecografia ogni anno, oltre all’autopalpazione mensile.
Qualora l’esame ecografico evidenzi una struttura prevalentemente adiposa della mammella, o individui immagini suggestive per calcificazioni, è utile ricorrere, anche in donne tra i 30 e i 40 anni, ad un esame mammografico, in unica proiezione, per avere una “mappa senografica”, una “carta di identità del seno”, utile per le valutazioni ecografiche ed eventuale ricorso ad indagini complementari come la RM.
Dopo i 40 anni l’approccio sistematico prevede controlli (mammografici ed ecografici) a distanza di 12-18 mesi a seconda del tipo di seno, di eventuali fattori di rischio, di terapie ormonali in corso.
In alcuni casi particolari è consigliabile una indagine ecografica intermedia (a sei mesi) tra un controllo annuale e l’altro.
Decidere a che età smettere la prevenzione ha dei confini labili, in considerazione dell’aumentata aspettativa di vita, delle buone condizioni cliniche con cui molte donne entrano nella terza età.
La mammografia è un esame del seno effettuato a basso dosaggio di raggi X ed è l’esame più importante per la diagnosi precoce nelle donne “asintomatiche” (ovvero che non hanno alcun fastidio al seno).
La mammografia è un esame salva vita ed è un esame “oggettivo” che consente di avere un’immagine panoramica della mammella, di vedere eventuali alterazioni sospette, anche minime, dell’architettura interna della ghiandola mammaria, di individuare la presenza di calcificazioni, in molti casi primo segno di una lesione proliferativa in fase iniziale. La mammografia, nella quasi totalità dei casi, non è dolorosa, se si comprime la ghiandola con attenzione modulandola gradualmente sotto il compressore.
La mammografia, nella quasi totalità dei casi, non è dolorosa, se si comprime la ghiandola con attenzione modulandola gradualmente sotto il compressore.
La mammografia non può essere eseguita in gravidanza e in allattamento.
La mastoplastica additiva (estetica) invece, non rappresenta un controindicazione allo svolgimento dell’esame mammografico. Il tessuto mammario può essere studiato in mammografia anche in presenza di protesi.
Dall’età di 40 anni la paziente deve sottoporsi all’esame mammografico ogni 12-18 mesi (salvo diversa indicazione clinica).
É un esame che si avvale dell’utilizzo degli ultrasuoni, assolutamente innocuo, eseguibile pertanto anche nelle donne giovani, in gravidanza e allattamento.
L’indagine ecografica al contrario della mammografia non è un esame panoramico ed è operatore-dipendente.
L’ecografia mammaria contestuale all’indagine mammografica, rappresenta un valido aiuto diagnostico nella prevenzione, perché vede cose diverse rispetto alla mammografia ed è necessaria soprattutto nei seni densi, nella diagnosi differenziale delle opacità radiologiche, nello studio dei dotti, specie retroareolari, nell’esplorazione dei cavi ascellari, nell’esame dei tessuti superficiali. Tutto ciò la rende complementare ed indispensabile nella diagnostica senologica.
L’Ecografia mammaria è un esame non invasivo del seno, tramite una sonda che emette ultrasuoni è possibile esplorare la ghiandola mammaria. L’esame è sicuro, non è doloroso, non ha controindicazioni e può essere svolto in gravidanza, allattamento ed anche in età giovanile. Il tempo di esecuzione è di circa 15 minuti.
La Paziente, viene fatta sdraiare a torace scoperto, in posizione supina su un lettino, con la braccia sollevate in modo tale da poter consentire una corretta estensione della regione da studiare e di esplorare i cavi ascellari dopo aver studiato il parenchima mammario.
La mammella viene cosparsa di una sottile strato di gel che permette ,tramite la sonda ecografica, di ottenere le immagini sul monitor. Vengono esplorati i quadranti mammari, le regioni retro-areolari ed i cavi ascellari. Si realizza poi una documentazione iconografica delle immagini ottenute.
Per sottoporsi alla ecografia mammaria non è necessaria alcuna preparazione da parte della Paziente.
La mammografia digitale (2D) è un esame non invasivo del seno, con un basso dosaggio di radiazioni, consente di acquisire immagini della mammella in compressione, valutando in unica dimensione (2D) il parenchima mammario, esplorato nelle proiezioni assiale, laterale e obliqua per ciascun seno, con una accuratezza superiore alla mammografia tradizionale.
La monodimensionalità con cui vengono acquisite queste immagini può presentare dei limiti come la sovrapposizione delle strutture interne alla mammella e l’occultamento di reperti da parte del tessuto ghiandolare, nelle mammelle dense.
La Tomosintesi (3D) è una stratigrafia del seno che consente di acquisire più immagini della mammella, grazie al movimento angolare del tubo radiogeno sulla mammella compressa. Le multiple proiezioni ottenute sono poi rielaborate tramite un algoritmo di ricostruzione.
Non è necessaria una compressione maggiore della mammella per ottenere queste immagini stratigrafiche. Con l’utilizzo di questa tecnica è possibile eliminare i fenomeni di sovrapposizione ed evidenziare lesioni che potrebbero essere occultate da una mammella fibro-ghiandolare.
Numerosi studi scientifici hanno dimostrato come l’introduzione della tomosintesi aumenti la sensibilità del test mammografico nella rilevazione dei tumori in fase iniziale, garantendo una maggiore specificità negativizzando quindi i reperti falsi positivi.
L’eco-color-doppler consente di valutare la presenza di vascolarizzazione nel contesto del reperto intramammario identificato come cisti infiammate, fibroadenomi, tumori.
La MOC è una densitometria ossea che consente di studiare la densità minerale ossea dello scheletro, quindi la massa e la quantità di minerali in esso presenti. Questa indagine radiologica può essere eseguita a livello del femore, della colonna vertebrale lombare o su tutto il corpo e permette di fare diagnosi di osteoporosi.
E’ un esame non invasivo, che non necessita di preparazione da parte del paziente, il quale disteso su un lettino, in posizione supina, vedrà scorrere sul suo corpo un braccio meccanico che tramite i raggi X la qualità dei distretti ossei esaminati. Le Pazienti in gravidanza non possono sottoporsi a tale esame in quanto come sopra descritto si avvale dei raggi x, dannosi per il feto.
I pazienti sia di sesso maschile che femminile rientranti in queste categorie hanno indicazione a sottoporsi alla Moc:
- chi soffre di osteoporosi post- menopausale: tra i 50 e gli 80 anni osserviamo una maggiore predisposizione delle donne a fragilità scheletrica o fratture ossee spontanee;
- chi assume farmaci come il cortisone per trattare patologie respiratorie, malattie reumatiche o intestinali;
- chi segue ormonoterapia per la cura del tumore della mammella o della prostata.
La radiologia digitale a differenza della radiologia tradizionale è una tecnica moderna, più accurata e precisa, che consente di ottenere immagini radiografiche più nitide, riducendo l’esposizione del paziente ai Raggi X, con svolgimento in tempi più rapidi ed immagini disponibili velocemente.
Con la radiologia digitale è possibile esaminare alterazioni a carico di:
- apparato scheletrico
- torace
- addome
Questo rappresenta un interrogativo serio per molte donne che si avviano alla menopausa e pone dubbi anche nei colleghi ginecologi.
La confusione si è generata negli anni ’90, quando la terapia ormonale sostitutiva da terapia di “nicchia” è diventata terapia di massa.
Molte donne iniziarono una terapia sostitutiva senza aver fatto opportuni controlli al seno, con la logica conseguenza che gli ormoni accelerarono verosimilmente la crescita di tumori già in itinere.
Trarre la conclusione che gli ormoni facevano venire il tumore fu semplice ma non del tutto vero. Il prof. Veronesi riuscì con ragionevolezza a ricondurre il tutto a posizioni equilibrate. La terapia sostitutiva poteva essere fatta, non a tempo illimitato, previa l’esecuzione di indagini che dimostrassero l’assenza di controindicazioni assolute.